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nov 06
È molto conveniente per entrambe le parti: i genitori si sentono più sicuri di avere il bambino accanto a sé, invece alzarsi di frequente risulta loro molto meno faticoso se non si devono spostare in un'altra stanza. Il bambino, a sua volta, sente la presenza della propria mamma, il che gli consente di dormire più serenamente. Tuttavia, prima o poi arriva il momento in cui il bambino cessa di essere un bambino e deve cambiare la culla in un letto "adulto". Di solito, questo accade tra il secondo e il terzo anno di vita quando il bambino è già abbastanza indipendente da poterci parlare del suo trasloco e la possibilità che si svegli più volte durante la notte è già relativamente piccola. Tuttavia, è un momento difficile e stressante per entrambe le parti, quindi ti diremo come farlo in modo che tutto vada liscio e senza intoppi.
Scegliere il momento giusto
Quando ci si trasferisce in un nuovo, grande letto, è buono scegliere nella vita del bambino un momento in cui non avvengono grandi cambiamenti o rivoluzioni che potrebbero causare paura oppure disagio. I primi giorni dell'asilo, il trasloco o la nascita dei fratelli più piccoli non è sicuramente un buon momento per trasferirsi in un nuovo letto. Anche se durante il giorno non si vede che il bambino sta affrontando emozioni difficili, associate ai cambiamenti, il fatto può manifestarsi di notte, e quindi più che mai avrà bisogno della vicinanza della sua mamma.
Il cambi della culla per un letto per i grandi di solito si associa al cambio della stanza. Fateli vedere al bambino i pro dell’avere la propria camera e assicuratelo che di notte potrà sempre venire da voi, quando vuole. Inoltre, lasciate che scelga lui il colore delle pareti e degli accessori, in modo che possa sentire che questo è un regno tutto suo. Se l'estetica del bambino è molto diversa dai tuoi gusti, non aver paura di negoziare, ma fallo in modo che il bambino senta di avere una voce decisiva circa l'arredamento della propria stanza. Più essa sarà attraente e interessante per lui, più volentieri egli traslocherà e il trasferimento nel letto più grande risulterà un fatto veloce e indolore.
Scegliere il letto giusto
L'opzione migliore è quella di scegliere questo oggetto insieme a tuo figlio. Lascia che scelga il letto che sogna e che gli piaccia. Rende il trasloco divertente! L'opzione più conveniente è quella di trovare il letto giusto in un negozio online: di solito l'offerta è più ampia, e quindi troverete il modello perfetto senza uscire di casa. Per la consegna e il montaggio dovrete aspettare circa 3-4 giorni, ma in questo caso il tempo va a vostro favore! Usate questi pochi giorni per instaurare un'atmosfera di una gioiosa attesa durante la quale potete insieme a vostro figlio fantasticare, immaginare, fare grandi progetti. Quanto felice sarà quando finalmente arriverà il letto che sognava e aspettava. È un po' come aspettare il Babbo Natale, ma credeteci, trasformare un compito difficile in un gioco può davvero fare miracoli!
Forse un letto a castello oppure a soppalco?
Con i letti in altezza sono i genitori che hanno più problemi. Hanno paura che il bambino sia troppo piccolo o che cada di notte scendendo o che rotoli fuori dalla barriera durante il sonno. Invece, anche i bambini di 3 anni affronteranno benissimo questo modello di letto. Dopotutto, nel parco giochi salgono le scalette come se fossero stati creati solo per fare questo, quindi perché non dovrebbero farcela con la scaletta di un letto a castello? Le barriere di sicurezza contro la caduta durante il sonno sono abbastanza alte da prevenire efficacemente la caduta anche di un bambino molto agitato. In questo caso, è importante anche scegliere il materasso della giusta altezza in modo che la barriera possa svolgere la sua funzione. Nei negozi di letti, potete acquistare materassi compatibili, la cui altezza è regolata rispetto all'altezza della barriera. Naturalmente, se tuo figlio ha l'abitudine di girare per casa di notte in cerca del bagno, del bere o del tuo letto, potete astenervi dall'acquistare un letto a castello. Tuttavia, l'esperienza di molti genitori dimostra che la paura ha davvero occhi grandi, invece i bambini affrontano tali modelli molto meglio di quanto avremmo pensato.
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